La valutazione di stabilità è un approfondimento diagnostico accurato che si attua tramite l’applicazione di specifici protocolli al fine di prevenire crolli, schianti o sradicamenti degli alberi in esame. Sapere quando e come ricorrere alla valutazione di stabilità rappresenta il primo passo per la tutela della pubblica incolumità e del patrimonio arboreo in esame. Lo studio Francesco Diana pianifica, propone ed esegue programmi di valutazione di stabilità nel pieno rispetto dell’integrità biologica e funzionale di ogni esemplare, tutelando la responsabilità di chi ha in custodia gli alberi e garantendo la sostenibilità tecnica ed economica del servizio offerto.

Grazie alla lunga esperienza nel settore della valutazione della stabilità degli alberi al servizio di committenza pubblica e privata, rappresentiamo una delle realtà di eccellenza nel settore della diagnostica fito-strutturale. Migliaia di alberi sono stati esaminati  utilizzando tutti i protocolli diagnostici riconosciuti anche nei confronti di specie tipicamente refrattarie agli approcci più tradizionali quali Pini e Palme.

TRAZIONE CONTROLLATA

La prova di trazione controllata (pulling test) è un protocollo diagnostico induttivo in grado di verificare l’interazione meccanica tra l’albero e il suo contesto di inserimento, al fine di valutarne il rischio di rottura o sradicamento. Questo tipo di analisi altamente sofisticata prevede l’utilizzo di sensori che sono in grado di registrare l’inclinazione e il grado di allungamento o accorciamento delle fibre legnose del fusto sottoposte a un carico, simulando quindi l’azione del vento sulla chioma. Più tutelante dei protocolli deduttivi, la trazione controllata nota anche con l’acronimo S.I.M. (Static Integrated Methods), si rivela indispensabile nello studio di danni radicali cronici o acuti.

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VTA

Il metodo VTA (Visual Tree Assessment) è un protocollo diagnostico deduttivo basato sull’esame esteriore dell’albero, alla ricerca di possibili indicatori di difetti strutturali o di processi degradativi occulti quali carie del legno e infezioni da funghi agenti di carie che possono causare marciumi in diverse porzioni anatomiche della pianta. L’esame visuale può essere seguito da approfondimenti diagnostici utilizzando il penetrometro elettronico, uno strumento simile a un sofisticato trapano che, registrando la resistenza incontrata dalla sua sottile punta che penetra i tessuti legnosi interni, è in grado di accertarne le caratteristiche di consistenza.

TOMOGRAFIA SONICA

La tomografia sonica può essere integrata nel metodo VTA in sostituzione del penetrometro elettronico. Questa metodologia consiste nell’applicare intorno all’albero speciali sensori che, a seconda della diversità di propagazione del suono da un sensore all’altro, sono in grado di accertare le caratteristiche di consistenza dei tessuti legnosi interni. Meno invasivo e più dettagliato del penetrometro elettronico, il tomografo si rivela utile nello studio di alberi di grandi dimensioni, soprattutto se afflitti da patologie causate da funghi in grado di propagarsi attraverso i fori del penetrometro elettronico. Nella sua variente elettrica il tomografo è poi uno strumento in grado di fornire anche dettagli sulla fisiologia dei tessuti legnosi degli alberi